Cos' è? Le Tre ArmiAttrezzaturaI BersagliLo Schermidore
E’ uno sport assai complesso e per nulla violento, si basa soprattutto sull’acquisizione della tecnica, sull’osservazione e sulla concentrazione.
La scherma è uno sport con radici nobili, fondato su valori umani e sportivi. Nei secoli scorsi, le famiglie ricche e blasonate ingaggiavano maestri di scherma affinché impartissero tale disciplina ai propri rampolli. Per questo motivo, la scherma, è sempre stato considerato uno sport di “nicchia”, esclusivo ed elitario. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie ai successi olimpici dei nostri schermidori, Aldo Montano, Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Margherita Granbassi, Elisa Di Francisca, per citarne alcuni, i nuovi iscritti sono moltissimi e la disciplina è diventata molto popolare.In senso strettamente etimologico “scherma” deriva da “schermire”: atto del ripararsi, del difendersi. Il significato della disciplina è implicito nella parola stessa: la spada viene utilizzata come strumento difensivo e non per colpire. La scherma fonda le sue basi nel porre la propria arma come schermo tra sé e l’avversario. Il combattimento entusiasma i bambini e, contemporaneamente, impone il rispetto delle regole e dell’avversario. La vittoria deve essere raggiunta con lealtà e ottenuta grazie alle proprie forze. La sconfitta è parte del gioco e deve essere vissuta serenamente, misurandosi e confrontandosi costantemente con personalità diverse e incrementando, arricchendola, la propria esperienza. In pedana, così come nella vita, ci si allena a prendere delle decisioni importanti in completa coscienza e autonomia.
L’età più idonea per cominciare è intorno ai 5-6 anni: il bambino è in età scolare, il momento più adatto per l’apprendimento perché la personalità e l’intelligenza non sì sono ancora ben definite e formate e possono essere quindi “plasmate”. Il piccolo atleta può iniziare ad imparare usando il fioretto in plastica.
La scherma sviluppa la velocità nel movimento e la coordinazione oltre che la capacità di resistenza, l’autocontrollo e la lucidità mentale. Praticandola, si apprende come gestire i riflessi e come incanalare l’aggressività. E’ un’attività di destrezza e migliora il carattere e le virtù psicologiche.
Sport assai complesso e per nulla violento, è basato soprattutto sull’acquisizione della tecnica, sull’osservazione e sulla concentrazione. Dal punto di vista muscolare sollecita principalmente i quadricipiti degli arti inferiori, gli addominali ed i dorsali (che vengono utilizzati nei cambiamenti di posizione e negli affondi) e i muscoli del braccio e dell’avambraccio nelle stoccate contro l’avversario. Tuttavia, essendo considerato uno sport “asimmetrico”, può causare squilibri muscolari e scheletrici; è perciò fondamentale l’attività fisica di compensazione per tutti i distretti corporei meno stimolati.
La scherma si pratica facendo uso di tre armi:
Fioretto, Sciabola e Spada.
Tutte le tre armi sono strutturate in questo modo:

  • Punta: è la parte terminale della lama
  • Lama: È realizzata in acciaio, è molto flessibile e resistente. È diversa in ogni arma.
    La lama, si divide in tre parti:

    • Debole: la parte più alta e più debole della lama.
    • Medio: La parte della lama compresa tra il debole ed il forte.
    • Forte: La parte più bassa e più forte della lama.
  • Coccia: Serve per proteggere la mano e al suo interno è imbottita. Anch’essa è diversa in tutte le armi.
  • Impugnatura: È la parte dove s’impugna l’arma. Esistono tre tipi di impugnatura:  impugnatura  anatomica,  la  più usata,  è  una  moderna impugnatura, si adatta perfettamente alla forma della mano, assomiglia ad una piccola pistola e presenta molte varietà: Belga, Tedesca, Russa, Visconti ecc.; impugnatura italiana, che ha due anelli dove mettere le dita ed un manico dritto, ma ormai non viene quasi più usata; impugnatura francese, che presenta un manico leggermente curvo nella parte finale ed un pomello molto grosso.
  • Presa di coccia: È la parte della coccia alla quale si collega il passante.
  • Pomello: Parte terminale dell’impugnatura italiana e francese. È in ferro.

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II fioretto: è l’arma più elegante. Il fiorettista è agile, leggero e riflessivo e utilizza più il bagaglio tecnico-tattico
che la forza fisica. Per questo esercita una forte attrattiva sui bambini che si avvicinano alla scherma.
Il bersaglio, che comprende il busto, ad eccezione di braccia, gambe e testa, può essere colpito solo
di punta. L’avversario infatti viene toccato con la punta dell’arma che ha, sulla sommità, una sorta di
bottone trattenuto da una molla. Se la pressione esercitata è di 500 grammi il colpo viene segnalato
e il punto attribuito.
La sciabola: molto più veloce ed istintiva rispetto al fioretto. Lo sciabolatore possiede un’eccellente resistenza allo sforzo e una grande mobilità nelle gambe. Deve avere inoltre la qualità di decidere rapidamente in merito alle sue azioni e a quelle dell’avversario. Il bersaglio comprende il busto, incluse le braccia e la testa, si può colpire di punta, di taglio e di controtaglio. Generalmente preferita dai maschietti perché necessita di una maggior prestanza fìsica, viene praticata negli ultimi tempi anche da molte ragazze.
La spada: è un’arma molto complessa ad alti livelli. Il suo bersaglio coinvolge tutto il corpo che può essere colpito solo di punta. Come nel fioretto, la spada ha sulla sommità un bottone che, con una pressione di 750 grammi, viene azionato.

Un perfetto schermidore indossa: una maglia lunga fino all’inguine; calzettoni alti al ginocchio; pantaloni al ginocchio; scarpette con un particolare rinforzo per il tallone ed una suola antiscivolo; maschera protettiva per testa e viso con conduttore da collegare al giubbetto elettrico, giacca e per le donne, un corpetto di protezione in plastica sagomata per il seno; il giubbetto elettrico segnala le stoccate ricevute, al quale va collegato il passante (conduttore elettrico) che s’innesta all’arma; guanto e pettorina per il braccio armato.
Il colore degli indumenti è generalmente il bianco e la giacca, la pettorina e i pantaloni sono fatti in Dynema, un particolare materiale antiperforazione.
La scherma è uno sport che deriva dalla pratica del duello all’arma bianca. L’arte di combattere con l’uso di un’arma di punta o di taglio nacque in Italia nel 1500, ma l’etimologia del termine scherma viene addirittura dal longobardo skirmjan che significa proteggere, coprire.
Nella scherma due contendenti si sfidano su una pedana di 12, 14 o 18 metri di lunghezza per due di larghezza, con tre tipi di armi: fioretto, spada e sciabola. Scopo del duello è quello di mettere a segno una stoccata , cioè toccare con la punta dell’arma (ad eccezione della sciabola, dove sono ammessi anche i colpi di taglio) un’area di bersaglio rappresentata da parti del corpo dell’avversario.
Fioretto
Il fioretto è un’arma leggera, con lama flessibile e a sezione quadrangolare. È forse l’arma più elegante, richiede agilità e tattica più che massa muscolare. Il bersaglio valido è rappresentato dagli organi vitali, perché storicamente il fioretto deriva dai duelli all’ultimo sangue.
Spada
La spada è l’arma più pesante con i suoi 770 g r. di peso (Max). Alla spada si deve il colore bianco della divisa da scherma. I duelli
combattuti con la spada erano infatti al “primo sangue”: qualsiasi ferita da cui uscisse sangue determinava la sconfitta (e con il
bianco è più facile notare le ferite).
Sciabola

La sciabola si caratterizza per una lama lunga e ricurca.A differenza delle altre due discipline è molto più veloce ed istintiva. Lo sciabolatore deve avere un’ottima resistenza fisica e grande mobilità nelle gambe. Si può colpire di punta, di taglio e di controtaglio.

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